David Hume - La simpatia


Immagine David Hume
1) Introduzione
2) Lettura
3) Guida alla lettura
4) Guida alla Comprensione

Introduzione


Nel suo "Trattato sulla natura umana", David Hume enfatizza il ruolo centrale della "simpatia" nelle interazioni umane. Secondo Hume, è grazie all'immaginazione che possiamo trasformare le passioni altrui, non direttamente percepibili, in nostre esperienze emotive concrete. Nei brani selezionati dal secondo e terzo libro dell'opera, si evidenzia come la simpatia permetta di convertire un'idea in un'impressione. Ad esempio, quando osserviamo nei comportamenti di qualcuno gli effetti di un sentimento o di una passione, nell'osservatore si risveglia un'idea correlata che si trasforma velocemente in un'impressione intensa. Un meccanismo simile si verifica quando percepiamo le cause di un sentimento o di una passione: siamo indotti a dedurre prontamente gli effetti, attivando così il ciclo idea-impressione (come illustrato nell'esempio della sala operatoria). Questo processo è reso possibile dalla naturale somiglianza tra gli esseri umani, che ci fa riconoscere e sentire le reazioni emotive altrui come se fossero le nostre.


Lettura


Nessuna qualità della natura umana è più notevole, sia in sé sia nelle sue conseguenze, dell'attitudine che abbiamo a simpatizzare con gli altri, ricevendo attraverso la comunicazione le loro inclinazioni e sentimenti, per quanto differenti o persino contrari ai nostri. Questo non appare evidente soltanto nei bambini, che abbracciano implicitamente qualsiasi opinione proposta loro, ma anche negli uomini dal giudizio e dall'intelletto più sviluppato, i quali trovano molto difficile seguire le loro personali ragioni o inclinazioni, in opposizione a quelle dei loro amici e compagni di tutti i giorni.

A questo principio dovremmo attribuire la grande uniformità che è possibile osservare nel carattere e nel modo di pensare di chi appartiene a una stessa nazione; ed è ancora più probabile che questa rassomiglianza sorga dalla simpatia, che non dall'influenza del suolo o del clima, i quali, sebbene continuino a essere gli stessi, non sono in grado di conservare identico il carattere di una nazione per cent'anni.

A un uomo di buon carattere è sufficiente un istante per trovarsi in sintonia con l'umore dei suoi compagni; e anche il più orgoglioso e scontroso assume qualche tratto dai suoi concittadini e conoscenti. Un comportamento allegro infonde alla mia mente un notevole senso di compiacenza e serenità; così come un contegno furioso o angoscioso mi getta subito nello sconforto. Odio, risentimento, stima, amore, coraggio, allegria e malinconia: tutte queste passioni le sento più per comunicazione che per mio naturale temperamento e disposizione. Un fenomeno così notevole merita la nostra attenzione, e deve essere ricondotto ai suoi principi primi.

Quando un'affezione viene infusa dalla simpatia, viene prima conosciuta soltanto dai suoi effetti, e da quei segni esterni nel comportamento e nella conversazione che ne trasmettono un'idea.

Quest'idea viene subito convertita in un'impressione, e acquisisce un grado tale di forza e vivacità, da diventare la passione stessa, e produce un'emozione uguale a ogni affezione originaria. Per quanto questo cambiamento dell'idea in un'impressione possa essere istantaneo, esso deriva da certe considerazioni e riflessioni che, sebbene possano sfuggire a chi le adopera, non sfuggiranno mai all'esame rigoroso di un filosofo.

È evidente che l'idea, o piuttosto l'impressione di noi stessi ci è sempre intimamente presente, e che la nostra coscienza ci dà una concezione talmente vivace della nostra stessa persona, che non è possibile immaginare che qualcosa possa oltrepassarla a questo riguardo. Qualunque oggetto sia posto in relazione a noi, dunque, deve essere concepito con una simile vivacità di concetto, secondo i precedenti principi; e sebbene questa relazione non debba essere così forte come quella di causalità, deve ugualmente esercitare una considerevole influenza. Non bisogna trascurare le relazioni di rassomiglianza e contiguità; specialmente quando sono un'inferenza da causa ed effetto e l'osservazione dei segni esterni a informarci dell'esistenza reale dell'oggetto simile e contiguo.

Ora, è ovvio che la natura abbia conservato una grande rassomiglianza fra tutte le creature umane e che noi non potremo mai rilevare negli altri una passione o un principio di cui non sia possibile trovare, in qualche grado, un parallelo in noi stessi. La struttura della mente è simile a quella del corpo. Per quanto le parti possano avere forma o misure diverse, la loro struttura e composizione sono generalmente le stesse.

Esiste una rassomiglianza assai notevole, che si mantiene identica pur nella loro varietà: e deve contribuire in sommo grado a farci accedere ai sentimenti degli altri, e ad abbracciarli facilmente e con piacere.

Analogamente, troviamo che dove, oltre alla generale rassomiglianza delle nostre nature, esiste una particolare affinità di modi, o carattere, o nazione, o linguaggio, la simpatia si trova agevolata. Più la relazione tra noi stessi e un oggetto è forte, più facilmente l'immaginazione compie il passaggio, portando all'idea posta in relazione la vivacità del concetto che adoperiamo sempre per formarci l'idea della nostra stessa persona.

Né la rassomiglianza è la sola relazione che abbia questo effetto, ma riceve nuova forza dalle altre relazioni che possono accompagnarla. I sentimenti degli altri, quando li abbiamo lontani, hanno una scarsa influenza, e richiedono la relazione di contiguità per riuscire a comunicarsi completamente. Le relazioni di sangue, essendo una specie di causalità, possono talvolta contribuire allo stesso effetto; come anche la familiarità, che agisce allo stesso modo dell'educazione e dei costumi; come avremo modo di vedere più dettagliatamente in seguito. Tutte queste relazioni, unite fra loro, trasmettono l'impressione o coscienza della nostra stessa persona all'idea dei sentimenti o passioni degli altri, spingendoci a concepirle nel modo più forte e vivace.

All'inizio di questo trattato è stato rilevato che tutte le idee vengono mutuate dalle impressioni, e che queste due specie di percezioni differiscono soltanto nel grado di forza e vivacità con cui sollecitano l'anima umana. Le parti componenti delle idee e delle impressioni sono perfettamente analoghe. Il modo e l'ordine del loro presentarsi possono inoltre essere identici. I loro diversi gradi di forza e vivacità, dunque, sono gli unici particolari che le distinguono: siccome, poi, questa differenza può essere in qualche misura rimossa da un certa relazione tra le impressioni e le idee, non bisogna meravigliarsi che l'idea di un sentimento o di una passione possa in questo senso ravvivarsi al punto da diventare quello stesso sentimento o passione.

L'idea vivace di un oggetto avvicina sempre la sua impressione; ed è certo che noi possiamo avvertire malessere e dolore per la semplice forza dell'immaginazione, e che rendiamo reale un malanno se lo pensiamo spesso. Ma questo è ancora più notevole nelle opinioni e nelle affezioni; è qui, infatti, che principalmente un'idea vivace viene convertita in un'impressione.

Le nostre affezioni dipendono più da noi stessi, e dalle operazioni interne della mente, che da qualunque altra impressione; per questa ragione esse sorgono più naturalmente dall'immaginazione e da ogni idea vivace che ce ne formiamo. Queste sono dunque la natura e la causa della simpatia; ed è questo il modo in cui ci addentriamo tanto in profondità nelle opinioni e nelle affezioni altrui, quando le scopriamo. [...]

È infatti evidente che quando simpatizziamo con le passioni e i sentimenti altrui, questi movimenti appaiono dapprima nella nostra mente come semplici idee, che riteniamo appartenere a un'altra persona, così come concepiamo qualunque altro dato di fatto.

È inoltre evidente che le idee delle affezioni altrui sono convertite nelle impressioni stesse che rappresentano, e che le passioni sorgono conformemente alle immagini che ce ne formiamo. Tutto questo è oggetto della più evidente esperienza, senza dipendere da una qualche ipotesi filosofica. [...]

Nella simpatia avviene l'evidente conversione di un'idea in un'impressione. Questa conversione nasce dalla relazione che lega l'oggetto al nostro io. Il nostro io ci è sempre intimamente presente. Se paragoniamo tutte queste circostanze troveremo che la simpatia corrisponde esattamente alle operazioni del nostro intelletto; e contiene anche qualcosa di più sorprendente e straordinario. [...]

Le menti di tutti gli uomini sono simili nei loro sentimenti e nelle loro operazioni, e non è possibile che qualcuno sia mosso da un'affezione a cui tutti gli altri sono insensibili. Come nelle corde ugualmente tese il movimento di una si comunica alle altre; così tutte le affezioni passano subito da una persona all'altra, e producono movimenti corrispondenti in ogni creatura umana.

Quando vedo gli effetti della passione nella voce e nei gesti di una persona, la mia mente passa immediatamente da questi effetti alle loro cause, e si forma un'idea della passione, talmente vivace che ci cambia subito nella passione stessa. Analogamente, quando percepisco le cause di un'emozione, la mia mente è portata agli effetti, e viene mossa da un'emozione analoga. Se assistessi a una delle più terribili operazioni chirurgiche, certamente, anche prima che inizi, già la preparazione degli strumenti, le bende ben ordinate, i ferri arroventati, e tutti i segni di ansietà e la preoccupazione del paziente e degli assistenti, eserciterebbero un grande effetto sulla mia mente, suscitando i più forti sentimenti di pietà e di terrore. Nessuna passione altrui si manifesta subito alla mente. Noi siamo soltanto coscienti delle sue cause e dei suoi effetti. Da tutti questi noi inferiamo la passione: e quindi sono questi che generano la nostra simpatia.


Guida alla lettura


1) Come si manifesta la simpatia?
Nel trattato di Hume sulla natura umana, la simpatia si manifesta attraverso un processo dinamico e complesso di trasformazione di idee in impressioni, mediato principalmente dall'immaginazione. Questo processo permette agli individui di rispecchiare le emozioni e le passioni degli altri, trasformando le percezioni delle esperienze altrui in esperienze emotive personali.

Percezione iniziale e trasformazione: La simpatia inizia quando percepiamo gli effetti esterni di un sentimento o di una passione in un'altra persona (ad esempio, attraverso i loro gesti o comportamenti). Questa percezione ci porta a formarci un'idea di quella passione o sentimento.
Conversione dell'idea in impressione: L'idea di una passione o di un sentimento, una volta formata, non rimane statica. Grazie alla simpatia, questa idea viene rapidamente convertita in un'impressione che assume la forza e la vivacità della passione originaria. In questo modo, l'impressione colpisce l'individuo quasi come se fosse una passione diretta.
Riflessioni e meccanismi interni: Anche se questo processo può sembrare istantaneo, Hume sottolinea che esso è alimentato da considerazioni e riflessioni che possono sfuggire alla consapevolezza immediata ma sono essenziali per la trasformazione dell'idea in impressione.
Influenza delle relazioni: La simpatia è facilitata da relazioni di vario tipo, come somiglianze, contiguità, causalità, o condivisione di caratteristiche come il linguaggio o la nazionalità. Queste relazioni rafforzano il passaggio dall'idea all'impressione, rendendo la simpatia più potente e immediata.
Universalità e reciprocità delle emozioni: Secondo Hume, la struttura della mente umana è tale che tutte le affezioni si manifestano in modo simile attraverso le persone, poiché le menti operano in modi simili e rispondono a stimoli emotivi paralleli. La simpatia, dunque, è un fenomeno che non solo permette la comprensione delle emozioni altrui ma sottolinea anche una condivisone fondamentale e intrinseca delle esperienze emotive tra gli esseri umani.

In sintesi, la simpatia per Hume è un meccanismo attraverso il quale le idee delle passioni altrui si trasformano in impressioni personali, permettendo agli individui di vivere emotivamente le esperienze altrui come se fossero proprie, grazie alla natura intrinsecamente connessa e relazionale dell'essere umano.

2) Elenca i fattori che favoriscono il sorgere della simpatia, mostrandone il legame con l'idea di somiglianza.
Il concetto di simpatia nel trattato di David Hume sulla natura umana è collegato strettamente alla nozione di somiglianza tra gli esseri umani. Questi sono i fattori principali che, secondo Hume, favoriscono il sorgere della simpatia e che mostrano il loro legame con l'idea di somiglianza:

Somiglianza tra gli esseri umani: Hume evidenzia che esiste una somiglianza fondamentale tra tutte le creature umane che facilita la simpatia. Questa somiglianza è tanto nel modo di percepire e sentire, quanto nelle reazioni emotive. Poiché riconosciamo negli altri qualcosa di noi stessi, siamo naturalmente portati a simpatizzare con loro.
Relazioni di rassomiglianza e contiguità: Oltre alla somiglianza generale tra le persone, Hume sottolinea l'importanza delle relazioni di rassomiglianza e contiguità. Queste relazioni possono includere somiglianze più specifiche come quelle di modi, carattere, nazione o linguaggio, che intensificano la nostra capacità di simpatizzare con gli altri.
Relazioni di causalità: Le relazioni di causalità, come quelle familiari, contribuiscono a rafforzare la simpatia. La familiarità e le esperienze condivise agiscono in modo simile a come influenzano l'educazione e i costumi, facilitando un sentimento di vicinanza e comprensione.
Impressione vivace e idea relativa: Un'altra dinamica importante descritta da Hume è la trasformazione di un'idea vivace in un'impressione. Quando percepiamo le passioni o le emozioni degli altri attraverso i loro segni esterni (come gesti o espressioni facciali), la nostra mente trasforma queste idee in impressioni vivaci, rendendoci suscettibili a simpatizzare con quelle emozioni.
Effetto dei sentimenti e delle passioni comunicati: Infine, Hume osserva che quando percepiamo i sentimenti e le passioni degli altri, questi iniziano come idee nella nostra mente che si trasformano rapidamente in impressioni corrispondenti. Questo processo avviene perché riconosciamo un'eco delle stesse passioni in noi stessi, a causa della somiglianza innata tra gli esseri umani.

In sintesi, la simpatia in Hume è un fenomeno che emerge grazie alla somiglianza intrinseca tra gli esseri umani, amplificata da relazioni di vario tipo che legano gli individui tra loro, facilitando così un'intensa condivisione emotiva.

3) Distingui i due tipi di inferenza da cui può nascere la simpatia (dagli effetti alle cause, dalle cause all'anticipazione degli effetti).
Nel trattato di Hume sulla natura umana, la simpatia può essere stimolata attraverso due tipi di inferenza, entrambe collegate alla capacità di trasformare le idee in impressioni vivide attraverso l'immaginazione:

Dagli effetti alle cause: Questo tipo di inferenza si verifica quando osserviamo gli effetti esterni di una passione o un sentimento in un'altra persona, come i gesti, l'espressione facciale o il comportamento. Partendo da questi segni esterni, la nostra mente inferisce la causa sottostante, ossia la passione o il sentimento che li ha prodotti. Ad esempio, vedere una persona che piange (effetto) può farci inferire che sia triste o dolorante (causa). Nel testo, Hume spiega che quando percepiamo gli effetti di una passione, la nostra mente forma un'idea così vivace di quella passione che essa stessa si trasforma rapidamente in un'impressione, suscitando in noi un sentimento analogo.
Dalle cause all'anticipazione degli effetti: Questo processo avviene quando osserviamo le cause di un sentimento o di una passione e, sulla base di queste, la nostra mente è spinta a inferire e ad anticipare gli effetti che ne deriveranno. Per esempio, assistendo alla preparazione di un'operazione chirurgica (cause), potremmo iniziare a provare sentimenti di pietà e terrore (effetti anticipati) prima ancora che l'operazione abbia inizio. Questo avviene perché la mente, attraverso l'immaginazione, lega le cause osservate agli effetti corrispondenti, generando un'impressione emotiva vivida e diretta.

In entrambi i casi, il processo di simpatia avviene attraverso un meccanismo di identificazione e trasmissione emotiva che sfrutta la rassomiglianza innata tra gli esseri umani, permettendo così di condividere e comprendere profondamente le esperienze altrui. Questo meccanismo è fondamentale per la costruzione di legami sociali e per l'interazione empatica tra individui.


Guida alla Comprensione


1) In che senso la diffusione della simpatia assomiglia, per certi aspetti, a un contagio?
Nel trattato di David Hume sulla natura umana, il concetto di simpatia è presentato in modo tale che assomiglia a un contagio per diversi aspetti, essenzialmente per il modo in cui le emozioni e le passioni si trasmettono tra gli individui.

Hume descrive la simpatia come un processo tramite cui le passioni di una persona sono trasferite e condivise con altre attraverso l'osservazione di segni esterni o comportamenti che indicano queste emozioni. Quando osserviamo in un'altra persona i segni di una passione, tramite la simpatia, l'idea di quella passione nella nostra mente si trasforma rapidamente in un'impressione vivida che diventa la passione stessa. Questo processo fa sì che la passione originale venga "contagiata" o trasmessa da una persona all'altra.

Inoltre, Hume spiega che questo fenomeno di trasmissione delle passioni è così efficace perché gli esseri umani hanno una predisposizione naturale a rispondere alle emozioni degli altri in modo simile a come risponderebbero se le stesse emozioni fossero le loro. Questo si basa sulla somiglianza strutturale delle menti umane e sulla nostra capacità di identificarci rapidamente e profondamente con gli altri.

Il contagio della simpatia, quindi, opera in modo tale che le impressioni e le idee emozionali si diffondono tra le persone quasi come un virus, passando da una persona all'altra attraverso le interazioni quotidiane, e rendendo le passioni altrui vivide come se fossero proprie. Questo è supportato anche dall'esempio finale del testo, dove la preparazione a un intervento chirurgico provoca una forte empatia e paura anche in chi semplicemente osserva, evidenziando come la simpatia possa estendersi e intensificarsi tra gli esseri umani.

2) Ricostruisci l'analisi che Hume fa del fenomeno della simpatia, spiegando in particolare la conversione dei segni esterni di un'affezione altrui in un'impressione ricreata dall'interno.
David Hume, nel suo "Trattato sulla natura umana", esplora in maniera approfondita il fenomeno della simpatia, mettendo in luce il modo in cui percepiamo e reagiamo alle emozioni altrui. Secondo Hume, la simpatia è un principio fondamentale che ci permette di trasformare le passioni altrui, che non possiamo percepire direttamente, in esperienze emotive proprie. Questa trasformazione avviene attraverso un processo di conversione di idee in impressioni, che è cruciale per comprendere il funzionamento della simpatia umana.

Il processo inizia quando osserviamo segni esterni di un'affezione in un'altra persona, come gesti o espressioni facciali. Questi segni esterni trasmettono un'idea dell'affezione altrui. Anche se inizialmente questa idea è solo una rappresentazione mentale, può rapidamente trasformarsi in un'impressione che, a sua volta, produce in noi un'emozione simile a quella originariamente osservata. Questo cambiamento, da idea a impressione, avviene con una tale vivacità che l'emozione diventa simile a quella che avremmo provato se fosse stata nostra dall'inizio.

Hume spiega che tale conversione è facilitata da diversi fattori. Primo, la relazione di somiglianza tra esseri umani, che fa sì che possiamo riconoscere facilmente e intuitivamente gli stati emotivi altrui. Inoltre, Hume suggerisce che altre relazioni, come quelle di contiguità o di causalità, possono rafforzare questa conversione. Ad esempio, la familiarità con una persona può intensificare la forza con cui percepiamo e ci appropriamo delle sue emozioni.

È importante sottolineare che, secondo Hume, questo processo non è soltanto una capacità passiva di ricevere impressioni, ma coinvolge attivamente l'immaginazione. La nostra mente non si limita a registrare passivamente le emozioni altrui, ma le elabora attivamente, trasformando le idee in impressioni vive che influenzano profondamente le nostre proprie reazioni emotive.

In conclusione, Hume illustra come la simpatia non sia solo una caratteristica marginale dell'esperienza umana, ma un aspetto fondamentale e potente della nostra vita emotiva e sociale. Attraverso la simpatia, siamo in grado di connetterci emotivamente con gli altri in modi che trascendono la nostra esperienza diretta e personale, permettendoci di comprendere profondamente e condividere le emozioni altrui.

3) Usa il concetto di somiglianza nelle passioni per spiegare il coinvolgimento nelle esperienze altrui, anche con esempi personali.
Il concetto di somiglianza nelle passioni, come esposto da David Hume nel suo Trattato sulla natura umana, svolge un ruolo cruciale nel coinvolgimento emotivo che proviamo rispetto alle esperienze altrui. Secondo Hume, la simpatia è il meccanismo attraverso il quale riusciamo a connetterci emotivamente con gli altri, trasformando le idee delle loro passioni in impressioni che percepiamo quasi come se fossero le nostre.

La somiglianza tra gli esseri umani, cioè il fatto che condividiamo una struttura mentale simile, permette a questa trasformazione di avvenire. Ciò significa che, quando osserviamo le passioni altrui, siamo in grado di riconoscere in esse qualcosa di familiare, qualcosa che possiamo in qualche modo "rispecchiare" dentro di noi. Questo riconoscimento avviene perché nella nostra mente possiamo trovare un parallelo, un corrispettivo delle passioni osservate.

Esempio personale: Immagina di vedere un amico che riceve una promozione lavorativa e mostra segni evidenti di gioia e soddisfazione. Anche se tu personalmente non stai vivendo quella stessa situazione, la tua capacità di simpatizzare ti permette di "sentire" una gioia simile. Questo accade perché, osservando l'espressione di felicità del tuo amico e conoscendo il contesto, la tua mente forma subito un'idea vivida di quella gioia, che si trasforma in un'impressione emotiva. La somiglianza nella struttura delle nostre menti e nelle nostre capacità emotive fa sì che tu possa comprendere e condividere quella felicità quasi istantaneamente.

La somiglianza non riguarda solo le emozioni positive. Anche in situazioni di dolore o sofferenza, la simpatia ci consente di connetterci agli altri. Se, ad esempio, vedi qualcuno che soffre per una perdita, anche se tu stesso non hai perso di recente una persona cara, sei comunque in grado di provare compassione e tristezza. La tua mente, vedendo i segni della sofferenza altrui (come il pianto o il comportamento abbattuto), forma un'idea di quella sofferenza che si converte rapidamente in un'impressione emotiva.

In conclusione, la somiglianza nelle passioni agisce come un ponte che ci permette di entrare nelle esperienze emotive altrui, condividendo sentimenti e reazioni emotive. Questo meccanismo di identificazione e condivisione è fondamentale per la nostra capacità di empatizzare e, più in generale, per la nostra vita sociale e il nostro sviluppo come esseri umani sociali e interconnessi.

Fonti: Zanichetti, libri scolastici superiori

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